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Congresso Bormio 2025

DISTURBI MENTALI: trauma, vulnerabilità e resilienza

BORMIO, 10 - 13 APRILE 2025

RAZIONALE DEL CONGRESSO

Il titolo del convegno rimanda ad una area di ricerca e trattamentale feconda e ricca di prospettive, capace di assumere in sé le dimensioni della complessità e della integrazione tra discipline diverse, in una dialettica che eviti ogni riduzionismo e mantenga aperta e fertile la dinamica tra lo spiegare e il comprendere, tra le ‘scienze della natura’ e le ‘scienze dell’uomo’. L’attualità propone pluralità e integrazione incrementale di una serie di modelli, sì da evitare sia una psichiatria senza cervello che una psichiatria senza mente. La necessità di pluralismo si ricollega alla natura multi-causale della maggior parte dei disturbi e delle condizioni di cui ci occupiamo, pur sempre attenti ad evitare il rischio di un pluralismo ‘indisciplinato’. Poiché - per dirla con le parole dello psichiatra e genetista statunitense Kenneth S. Kendler (2024) - sedersi al tavolo pluralista richiede un duro lavoro empirico.

Il paradigma stress-vulnerabilità si colloca in questo ambito. Capace di ampliare le conoscenze relative alla etiopatogenesi dei disturbi mentali, alle linee di sviluppo clinico e prognostico, alla possibilità di azioni di prevenzione di livello diverso e più efficace. Così oggi ci si muove all’interno di un modello che definisce la risposta di un individuo a specifici eventi stressanti come il frutto di un’interazione dinamica multifattoriale. Elementi di rischio, vulnerabilità e fattori di protezione giocano la loro parte su piani diversi: biologico, psicologico, sociale e ambientale. Le ricerche condotte sugli eventi avversi sempre più in età precoce hanno rappresentato un interesse crescente per i concetti di resilienza e vulnerabilità. Quando parliamo di resilienza parliamo di fattori protettivi cumulativi, in stretta antitesi ai fattori di rischio; l’analisi della molteplicità e complessità di questi aspetti rende ragione della grande variabilità delle risposte individuali allo stress e ai traumi e consente di identificare un continuum tra disturbi dell’età infantile e dell’età adulta con la definizione di più specifici pathways di sviluppo psicopatologico.

È nell’area della età evolutiva che si gioca una partita di fondamentale importanza. La psicopatologia del presente si esprime in nuove forme della clinica che sfidano le nosografie codificate, e richiedono aggiornate e molteplici chiavi interpretative rimodellando i confini del ‘normale’ e del ‘patologico’. Sono evidenti le ricadute sugli assetti organizzativi dei servizi, data la necessità di risposte articolate e multidimensionali a partire proprio dai primi anni di vita. A fronte di un cambiamento delle espressioni della sofferenza, che appaiono sempre più precoci e caratterizzate da aspetti sintomatologico-comportamentali non sempre inquadrabili in categorie diagnostiche discrete, è aumentata la consapevolezza della importanza degli stili di vita, del clima emotivo degli ambienti di crescita, degli assetti genetico-costituzionali.

Il Congresso discuterà di stress, resilienza, vulnerabilità, adattamento, traumatizzazione e disfunzionalità patologiche all’interno di ambiti variegati e complessi, sempre più esplorati con specifici strumenti di indagine. La trasferibilità delle evidenze acquisite dalla ricerca rappresenta una prospettiva di grande opportunità per ridurre concretamente i fattori di rischio, incrementare i fattori di protezione, favorire la conoscenza della eziopatogenesi delle patologiche psichiatriche; ma anche favorire lo sviluppo e la messa in campo di interventi terapeutico-riabilitativi per le diverse condizioni cliniche nelle varie epoche della vita.

Parlare di stress, resilienza, vulnerabilità, adattamento (e disadattamento) significa affrontare anche i temi delle condizioni di lavoro (e dei rischi) degli operatori della salute, e della salute mentale in particolare. Cambiano gli scenari, i setting, le opportunità, la qualità e la quantità delle risorse disponibili; ognuno di noi risponde alla minaccia trasformativa in atto utilizzando gli strumenti che gli sono propri e che gli derivano dal personale modo di esperire, dalla percezione di sé e di sé all’interno delle relazioni e delle istituzioni, dal proprio ‘temperamento’. Nel tentativo di ripristinare il senso di padronanza (mastery) e la prevedibilità del mondo. Ma quanto accade oggi nei servizi evidenzia che ognuno di noi - proprio come insegna la psicotraumatologia contemporanea - ‘’ha il suo punto di frattura”, a fronte dell’insieme della esperienza traumatizzante alla quale siamo esposti. Stiamo parlando del burnout nella dimensione individuale, e in quella che sempre più appare un burnout ‘allargato’ dei sistemi di cura. 

Abbiamo conosciuto e vissuto come singoli individui ed équipe curanti condizioni uniche e straordinarie, come la pandemia SARS-Cov2, che hanno cambiato completamente la ‘familiarità’ dell’esperienza, la prevedibilità degli accadimenti, le nostre abitudini. Ma la pandemia di SARS-Cov2 è tutt’altro che limitata e singola: sta ancora agendo, soprattutto attraverso le sue conseguenze sanitarie, relazionali ed economiche. Ben lontani dal poterci pensare nuovamente al sicuro e riparati, ci ritroviamo immersi in nuovi e più vicini venti di guerra, che modificano certezze e aspettative, dinanzi a realtà che stanno producendo morte, traumi e ferite (fisiche e psicologiche) nelle popolazioni più esposte, i cui drammatici esiti in termini di salute continueranno a manifestarsi negli anni a venire.

TOPICS

  • Stress cronico e disturbi d’ansia
  • Il ruolo dello stress nello sviluppo di disturbi depressivi
  • Stress e burnout: prevenzione e gestione
  • Impatto dello stress sulla salute fisica
  • Stress e sistema immunitario
  • Trauma infantile e conseguenze a lungo termine
  • Trauma complesso e dissociazione
  • Disturbo da stress post-traumatico (PTSD)
  • Trauma e relazioni interpersonali
  • Trauma e dipendenze
  • Trauma e alterazioni del sonno
  • Fattori protettivi e resilienza
    Interventi psicologici e farmacologici per la gestione del trauma
  • Il ruolo del supporto sociale nella resilienza
  • Esordi schizofrenici e trauma
  • Trauma collettivo e disastri naturali
  • Resilienza nelle comunità
  • Impatto dei media sullo stress e sul trauma
  • Neurobiologia dello stress e del trauma
  • Epigenetica e trauma
  • Nutrizione, stili di vita e resilienza
  • Trauma e disturbi del neurosviluppo
  • Trauma e psichiatria di genere
  • Aspetti psichiatrico forensi dell’esposizione a stress e traumi

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